Restare Umani
Circolo Culturale di Paderno Dugnano
lunedì, aprile 29, 2024
sabato, aprile 27, 2024
25 Aprile 2024: Racconti di un padre antifascista
Dai ricordi di un amico:
“Mio padre, democristiano, anticomunista e antifascista, non molto prima di morire, nel 1979, mi disse:
"Se vuoi capire cosa è stato il fascismo, leggi “I diari di Ciano”"
e mi diede il
libro che vedete nelle foto.
A 14 anni non capii, lo lessi molti
anni dopo, fu una rivelazione e stasera, in occasione del 25 Aprile, mi ritrovo
a rileggerlo.
Ve lo consiglio. È il diario
scritto da Galeazzo Ciano, ministro degli esteri; è veritiero, perché scritto
in segreto e pubblicato dopo che Mussolini lo fece uccidere.
Ciano, giorno per giorno, descrive
lo sprofondare della dittatura verso l'abisso, dal 1939 al 1943, ma soprattutto ha spiegato
come tutto quello che è accaduto, di terribile, negli ultimi anni del
ventennio, non è un errore finale, un incidente di percorso, ma una conseguenza preparata dalla cultura fascista fin dai primi anni e pertanto voluta e inevitabile.
Inoltre, Ciano sottolinea che i tedeschi
fin dall’inizio hanno pensato di dominarci e l'alleanza, presentata dai fascisti
come paritaria, in realtà era una servitù degli italiani.
Scioccante è la premessa al
diario che il 23 dicembre 1943 Ciano scrisse in carcere, poco prima di essere
ucciso dai fascisti. Ve la allego:
martedì, aprile 23, 2024
Parole O_Stili: Pornografia e il nuovo libro di Lilli Gruber
NON
FARTI FOTTERE di Lilli Gruber
Numero speciale de “Il Megafono giallo” su di un tema nuovo e con un'ospite speciale: una delle giornaliste italiane più famose di sempre, Lilli Gruber
Parla di pornografia online e
di quello che vuol dire in termini di sviluppo cognitivo per i minori, di
sicurezza digitale e di rafforzamento degli stereotipi di genere a sfavore
delle donne.
Partiamo da alcuni dati:
· il 46% dei minori di 15 anni non ha sugli
smartphone filtri anti-pornografia. Una percentuale preoccupante, che ci
racconta la disattenzione e il disinteresse di moltissimi genitori per la vita
dei propri figli e delle proprie figlie. [Fonte Istituto Piepoli 2023]
· solo il 7 % degli adolescenti non ha mai fruito
di video pornografici. [Fonte Consiglio Nazionale Delle Ricerche]
· il 18,5% (di cui 23,9% studenti; 10,8% studentesse) è dell’avviso che sia l’uomo a dover dirigere il rapporto sessuale in risposta a una domanda posta per indagare la presenza di una visione stereotipata della sessualità. [Fonte Consiglio Nazionale Delle Ricerche]
Da quest’ultima domanda emerge una fotografia particolare: analizzando la
correlazione tra la frequenza di consumo di video porno e la percezione
stereotipata delle relazioni sessuali, emerge che più ci si espone alla
pornografia, più si rafforza l'idea che le pratiche sessuali debbano
conformarsi a stereotipi di genere dove l’uomo è il predatore e la donna
è la preda
INTERVISTA a Lilli Gruber sul tema della pornografia
Da dove nasce l’idea di un
libro come “Non farti fottere”, dedicato al tema della pornografia ma anche
dello sviluppo e della sicurezza digitale?
Avete presente l’espressione “l’elefante nella stanza”? Indica qualcosa che
tutti vedono e che tutti fingono di non vedere. Nella nostra stanza collettiva,
la nostra convivenza civile, l'elefante è il porno gratuito online. L’Italia è
l’ottavo miglior cliente mondiale di Pornhub, questo significa che tantissimi
di noi consumano pornografia che riduce le donne perlopiù ai loro orifizi a
disposizione dell’esplosione del piacere maschile. Dettaglio inquietante:
stando alle statistiche, l’età media di accesso al porno è 12 anni. Quindi un
fenomeno enorme, e che impatta sulla vita dei più giovani e vulnerabili che
apprendono lì la loro educazione sessuale e sentimentale. Cosa aspettiamo ad
affrontare il problema? Ma nessuno ne parla: né le istituzioni, né il nostro
dibattito pubblico. Qualcuno doveva cominciare a parlarne e ho deciso di farlo
io.
Parole O_Stili mette sempre al
centro le parole, è per questo che le chiediamo qual è oggi il significato
della parola “pornografia”, proprio alla luce di una generazione e di un mondo
che vivono sempre connessi?
C’è una differenza significativa, nel modo in cui intendiamo questo
termine, rispetto al passato. La pornografia è sempre stata il mestiere di
esibire atti e dettagli sessuali in cambio di soldi. Oggi, invece, tantissima
pornografia è gratis. E’ un grande supermercato digitale in cui già guardare le
vetrine è un’enorme abbuffata, e paghi se vuoi entrare nelle boutique e
scegliere qualcosa che ti piaccia di più. Ma moltissimi clienti si limitano
alle vetrine e tra questi i più piccoli. Così possono passare ore in questi
enormi sex-mall online, a guardare video di dieci minuti di sesso
standardizzato e spesso violento. E questo sta creando una vera e propria
emergenza sociale ed educativa.
I media tradizionali in che
modo possono contribuire a intervenire tempestivamente e in protezione dei
minori?
I media tradizionali non hanno il compito di intervenire a protezione dei
minori. Possono però fare la loro parte per informarli, ideando e producendo
format che li aiutino a orientarsi nelle complessità tanto del mondo digitale
quanto del mondo del sesso. Anni fa La7D aveva proposto “La Mala Educaxxxion”,
un programma che parlava di sesso con chiarezza e senza volgarità, in cui
interveniva anche la pornostar Roberta Gemma, che intervisto nel libro. La
buona informazione può aiutare a non lasciare soli i giovani davanti a schermi
su cui compare di tutto.
Se vuoi acquistare il libro ti lasciamo il link: Non farti fottere, di Lilli Gruber edito da Rizzoli.
Esatto, le nuove generazioni non possono essere lasciate sole davanti a uno schermo.
Così come non basta vietare l’accesso al materiale pornografico, in quanto questo è disponibile in tante modalità. Ad esempio, lo sai che una buona percentuale circola nelle chat? In un rapporto dell’azienda IBSA dello scorso anno emerge come in Italia esistano almeno 147 gruppi e canali Telegram dedicati allo scambio e alla divulgazione di contenuti di “revenge porn” (ovvero l’invio, la pubblicazione o diffusione di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito senza il consenso della persona cui si riferiscono e destinati a rimanere privati) e di altri materiali intimi non consensuali.
Il problema del consumo di
materiali pornografici non è intrinseco all’atto stesso, non è una questione di
bigottismo, bensì è legato al fatto che né la scuola né lo Stato accompagnano
i ragazzi e le ragazze in questa parte così importante della loro vita.
Nessuno li mette in guardia sul fatto che i contenuti che consumano siano spesso pura fantasia, che le relazioni sessuali rappresentate trasmettono messaggi distorti sul sesso e sui rapporti di genere. Inoltre, non ricevono alcuna guida su come approcciarsi in maniera sana e autentica al mondo del sesso, che è intrinsecamente legato all'amore.
E se a navigare sui siti di porno mainstream sono gli adulti? Quali possono essere le conseguenze? Ad esempio, secondo gli attivisti e i ricercatori di #StopDataPorn, PornHub non rispetta le regole del GDPR in Europa in quanto non chiede il permesso di usare i dati sulle preferenze sessuali degli utenti e condivide le informazioni che raccoglie con altre aziende della sua società madre, MindGeek.
“Gli utenti di Pornhub non hanno la possibilità di scegliere di non farsi tracciare dai cookie con facilità. Il sito non indica con chiarezza i dati che condivide con terze parti e il suo algoritmo "assegna" alle persone una preferenza sessuale in base ai video che guardano” ha dichiarato l’avvocato Alessandro Polidori a Wired UK.
Come
segnala Fanpage: “Molte compagnie pornografiche
riescono a raccogliere grandi quantità di dati su chi le visita. Secondo uno
studio del 2019 che ha analizzato 22.484 siti Web pornografici, il 93% ha fatto
trapelare dati degli utenti condividendo con aziende terze dati sensibili, e il
79% ha utilizzato cookie di tracciamento da società esterne”.
Altra problematica delle
piattaforme di porno mainstream è la diffusione di contenuti oggetto di
revenge porn. Una denuncia avvenuta qualche anno fa dalle pagine del New
York Times, sempre contro Pornhub, ha messo l’azienda con le spalle al muro
tanto da obbligare a riprogettare la piattaforma per poter bloccare il
caricamento di contenuti non verificati e moderare le chat e i commenti.
Ci sono inoltre anche altri pericoli della navigazione sui siti
pornografici come quello del furto dei dati attraverso l’installazione di
malware che possono estrarre dai dispositivi informazioni personali,
credenziali di account e dati finanziari, ecc… Le novità su questo tema
sono che dalla prossima settimana le piattaforme di contenuti per adulti
dovranno rispettare gli obblighi rafforzati previsti dal Digital Services Act
(Dsa).
“Gli obblighi includono la
presentazione alla Commissione di relazioni di valutazione del rischio,
l’adozione di misure di mitigazione per ridurre i rischi sistemici legati alla
loro attività, il rispetto di ulteriori obblighi di trasparenza, anche relativi
alla pubblicità, e la fornitura di accesso ai dati per i ricercatori.”.
sabato, aprile 20, 2024
A proposito di commercio di vicinato: la Macelleria dei Fratelli QUAGGIA
Direi che possiamo parlare non solo di commercio di vicinato,
ma di negozio storico!
La Macelleria dei Fratelli QUAGGIA è aperta da 62 anni,
quando i loro genitori intrapresero l’attività in Via Tripoli, 6 al Villaggio Ambrosiano
di Paderno Dugnano.
I fratelli Quaggia, sebbene già in pensione da qualche anno, per il momento non intendono lasciare il lavoro e il loro negozio; è la loro passione! E finché i centri commerciali e le tasse glielo permetteranno, continueranno imperterriti a soddisfare le esigenze dei loro clienti e a farci quattro chiacchere... come nei negozi di un tempo…
Hanno prodotti
particolari, che non sempre si possono trovare nella grande distribuzione: i
sottaceti Acetelli… i ditalini lisci…i nervetti con le cipolle… la fiorentina…
ma soprattutto le loro fantastiche GIRELLE, carne di vitello arrotolata con
pancetta e formaggio!
Io le girelle le ho provate… e mi sto ancora leccando i baffi!
martedì, aprile 16, 2024
Il FuoriSalone 2024 arriva a Varedo in Villa Bagatti e in Villa Borsani – DA NON PERDERE!
Nell'ambito della manifestazione milanese del FUORI SALONE del MOBILE e DESIGN 2024, la settima edizione di Alcova aprirà al pubblico dal 15 al 21 aprile a Varedo, nel contesto inedito di due iconiche ville, Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi.
Queste due nuove location, dal forte carattere architettonico rispettivamente modernista e barocco Lombardo, ospiteranno la selezione di progetti Alcova, generando accostamenti sorprendenti attorno al tema dell’abitare, che quest’anno si dispiegherà nella sua complessità attraverso due contesti “domestici”.
Cosa
troveremo ad Alcova, con ordine | Fuorisalone.it
2 OCCASIONI DA NON PERDERE
Villa BAGATTI – Via Vittorio
Emanuele II, 1 - Varedo
Un lungo viale alberato, la
villa, i suoi giardini e una grande fontana. Villa Bagatti Valsecchi a Varedo
si presenta così: una deliziosa dimora signorile immersa nel verde.
https://www.villabagattivalsecchi.it/
Villa BORSANI – Via Umberto, 1 – VaredoOggi
Villa Borsani è la sede dell’Archivio Osvaldo Borsani ed è considerata un
gioiello dell’architettura moderna, “paragonabile per importanza e atmosfera a
capolavori da poco riscoperti come Villa Necchi Campiglio” (cit. M. Giberti,
Living, 2013).
Villa
Borsani – 1943 – Osvaldo Borsani